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Obbligo vaccinale e sospensione del trattamento retributivo dei pubblici dipendenti.

Un primo passo volto al riconoscimento di un pregiudizio grave ed irreparabile?

Il Tar Lazio, con decreto n. 726 del 02/02/2022, in relazione alla sospensione della retribuzione dei dipendenti pubblici introdotta con decreto legge 26 novembre 2021, n, 172 recante “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali” si è pronunciato, provvisoriamente, in merito alla richiesta di annullamento del provvedimento di immediata sospensione dal servizio e dalla retribuzione di un pubblico dipendente fino alla comunicazione dell’avvio o del completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo, e comunque non oltre il termine di sei mesi a decorrere dal 15 dicembre 2021, ai sensi dell’art. 2 comma 3 del d.l. 26 novembre 2021, n. 172.

Il Tar Lazio accoglieva “l’istanza di misura cautelare monocratica sino all’esame collegiale, limitatamente alla disposta sospensione del trattamento retributivo” ritenendo la privazione della retribuzione un grave ed irreparabile pregiudizio.

Tale pronuncia, pur essendo una misura provvisoria che sarà discussa in sede di esame collegiale all’udienza del 25 febbraio 2022, rappresenta un importante passo in avanti poiché solleva dubbi in relazione alla sospensione della retribuzione che lascerebbe migliaia di famiglie prive di forme di sostentamento.

Tale problematica, purtroppo, è molto sentita. Non sono infrequenti nuclei familiari che traggono la propria forma di sostentamento dall’unica entrata rappresentata dallo stipendio di uno dei due coniugi, ad esempio.

In ambito militare, inoltre, il provvedimento di sospensione (totale) della retribuzione appare abnorme se si considerano, ad esempio, i provvedimenti sanzionatori di stato che prevedono, come conseguenza, anche la sospensione della retribuzione nella misura del 50%.

Si auspica, dunque, che i nascenti orientamenti giurisprudenziali possano trovare sempre maggiore seguito ed indurre il legislatore ad una adeguata riforma della normativa vigente.